Insight

I prodotti “green” del mercato assicurativo in italia

Un'analisi di benchmark sui prodotti light-green e dark-green alla luce dell'applicazione del Regolamento (UE) 2019/2088 - SFDR

Il 10 marzo 2021 è entrato in vigore il Regolamento UE 2019/2088 (Sustainable Finance Disclosure Regulation - SFDR), che richiede ai partecipanti ai mercati finanziari e ai consulenti finanziari con più di tre dipendenti di rendicontare una serie di informazioni relative all’approccio adottato per l’integrazione dei rischi di sostenibilità nel processo decisionale relativo agli investimenti e alle caratteristiche di sostenibilità o agli obiettivi del prodotto finanziario e alla sua performance di sostenibilità.

Seppur in assenza degli standard tecnici di regolamentazione (RTS) che dovrebbero essere applicati dal 2022 e contengono dettagli in merito a contenuti e layout delle informazioni da rendicontare, le imprese che collocano sul mercato prodotti finanziari e/o forniscono servizi di consulenza assicurativa o sugli investimenti sono già tenute a rappresentare una serie di informazioni sia a livello di prodotto che di entity, sui propri siti web e nell’informativa pre-contrattuale e periodica.

Il SFDR costituisce uno degli interventi normativi dell’Unione in relazione al piano d’azione sulla finanza sostenibile, definito per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo, e, insieme alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e al Taxonomy Regulation (TR), definiscono il framework complessivo del reporting in materia di sostenibilità, nato con l’obiettivo di consentire agli investitori e agli stakeholder in generale di accedere ad informazioni sulle performance di “sostenibilità” delle attività d’impresa (e dei suoi prodotti), in un contesto in cui l’attenzione e la sensibilità ai fattori ESG è in continua ascesa, con conseguenti impatti anche sulle strategie commerciali e di asset allocation delle imprese.

Lo studio di benchmark sviluppato presenta i risultati di un’analisi sui prodotti di investimento dei rami I-III-VI collocati sul mercato italiano dalle prime 15 imprese in termini di premi per ciascun ramo, per un totale di 27 imprese e 261 prodotti.

Per ciascuna categoria di prodotto (Gestioni Separate, Unit-Linked, Multiramo, Fondi Pensione Aperti e PIP) sono stati individuati quelli con caratteristiche ESG ai sensi del SFDR, con l’obiettivo di fornire una prima rappresentazione della situazione del mercato italiano e monitorarne i trend evolutivi nel tempo.

Al netto degli RTS che dovranno essere approvati, il quadro regolamentare in materia di sostenibilità è particolarmente fluido e i possibili interventi, ad esempio sull’estensione della tassonomia alle attività "non green" e a quelle che contribuiscono al raggiungimento di obiettivi sociali, potranno modificare in modo anche sostanziale le attuali considerazioni. 

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