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I droni in rampa di lancio

L’uso professionale come acceleratore della crescita a breve termine del mercato

Spesso, parlando di droni, il primo pensiero va a utilizzi futuristici nel campo militare o ai taxi volanti. È tuttavia verosimile che la crescita del settore nel breve termine sia piuttosto legata al loro utilizzo per scopi professionali nell’industria - ad esempio per il monitoraggio delle infrastrutture complesse, una maggiore efficienza nell’agricoltura, la supervisione costiera, le mappature di aree geografiche e siti industriali e turistici, ecc.

Se i droni per applicazioni come il trasporto passeggeri e merci a elevato tonnellaggio sono ancora in fase di sviluppo, quelli per usi industriali dispongono già di una tecnologia avanzata e possono portare a benefici tangibili. Tra questi possiamo già osservare: una riduzione di oltre il 30% dei costi di monitoraggio e sorveglianza di infrastrutture critiche (ad esempio ferrovie, gasdotti, reti elettriche, autostrade); un incremento di oltre cinque volte delle superfici monitorate per attività di polizia e guardia costa, facendo leva sull'ampio raggio d’azione dei droni; una riduzione di oltre il 35% nelle interruzioni di servizio di infrastrutture; una diminuzione di oltre il 30% nell’utilizzo di fertilizzanti agricoli, grazie a una maggiore precisione.

 

Diversi settori industriali hanno già iniziato a sperimentare con successo l’utilizzo dei droni.

In Europa alcuni gestori di infrastrutture ferroviarie si servono dei droni per monitorare lo stato della rete (rotaie, ponti, gallerie, aree costiere) facendo registrare significativi benefici in termini di riduzione dei rischi di interruzione del servizio (30%) o di riduzione dei costi di manutenzione (oltre il 15%). In Italia i test per la sorveglianza dell’infrastruttura sono a buon punto: diversi player industriali stanno effettuando “test pilota” su aree dedicate con le proprie tecnologie autonome sviluppate in collaborazione con università, centri di ricerca e costruttori di droni.

Nuove sperimentazioni innovative per l’utilizzo di droni possono essere osservate anche in ambito marittimo, per ispezionare le navi sia sopra sia sotto la superficie - per esempio, alcune start-up hanno sviluppato un drone marino per controllare lo scafo delle barche. Nel campo navale operano già navi autonome di quasi 20 metri, finalizzate all’esplorazione dei fondali marini fino a 7.000 metri di profondità.

Il mercato mondiale dei droni vale oggi poco meno di 10 miliardi di dollari, di cui 3,6 miliardi sono legati agli usi industriali. Prevediamo che il valore di questo segmento arriverà quasi a triplicare entro il 2025, e poi di nuovo entro il 2030, per raggiungere circa 30 miliardi di dollari. Per allora, il valore totale del mercato avrà intanto superato i 90 miliardi di dollari.

Al di là degli usi industriali, anche il segmento merci /delivery sarà un fattore di crescita per il mercato; si prevede che nel 2030 rappresenterà oltre il 25% del mercato. Nel breve termine ci aspettiamo una diffusione ad ampio spettro delle tecnologie autonome per le consegne e le attività a corto raggio. La maturità tecnologica e i significativi vantaggi annessi favoriranno l’implementazione dei droni come strumento prevalente per la consegna di pacchi nel giro di dieci anni - gli operatori principali dell’e-commerce si stanno già muovendo in tal senso.

L’uso dei droni per le merci a elevato tonnellaggio seguirà sicuramente, ma sarà prima necessario superare le attuali complessità tecnologiche e questo potrebbe richiedere alcuni anni.

Valore atteso del mercato dei droni al 2030 per le diverse applicazioni:

In ogni caso, i droni saranno da considerare a tutti gli effetti come un nuovo settore industriale, con opportunità che emergeranno lungo l’intera catena del valore, legate non soltanto alla produzione dei veicoli, ma anche alla loro manutenzione e allo sviluppo di nuovi modelli di infrastrutture più snelle (per esempio i vertiport – gli spazi di atterraggio e decollo dedicati - o nuovi sistemi di controllo dei voli). Si prevede che le sole attività di manutenzione varranno circa 20 miliardi di dollari nel 2030, e i servizi e le infrastrutture oltre 30 miliardi di dollari. Un potenziale che non sta passando inosservato da investitori e aziende.

Nasceranno nuovi modelli di business legati all’ecosistema droni, per la gestione delle nuove tecnologie e dei dati in formato digitale che le macchine raccoglieranno in grandi quantità, così come per la gestione dei servizi associati - formazione dei piloti, gestione flotte, servizi finanziari, ecc.

Inoltre, le nuove opportunità di business generate dai servizi di gestione di flotte e attività svolte con droni daranno vita a nuovi modelli di partnership tra operatori con competenze ed esigenze diverse che diventeranno sinergiche con le nuove tecnologie. Si pensi ad esempio a un servizio integrato per la sorveglianza di infrastrutture, gestione dati raccolti dal drone e concomitante trasporto merci.

Non è quindi un’esagerazione pensare che, grazie alla capacità di trasformare il futuro della mobilità, la tecnologia dei droni sarà un forte acceleratore anche dell’economia globale del XXI secolo. Chi non salirà a bordo in tempo rischierà quindi di lasciare a terra un notevole vantaggio competitivo.