COVID-19, più di un terzo delle famiglie italiane ha cambiato supermercato

• Uno studio della società di consulenza Oliver Wyman analizza il cambiamento nelle abitudini di spesa dei consumatori in nove paesi colpiti dalla pandemia

• Italia (47%) e Spagna (58%) sono i due paesi con la più alta percentuale di famiglie che stanno sperimentando un calo del proprio reddito

• Ciò nonostante cresce l’acquisto alimentare, anche se con dinamiche diverse dal passato. Il 38% del campione italiano dichiara di aver cambiato supermercato a causa dell’emergenza

• Un numero crescente di consumatori acquista online, seppur tra molte difficoltà

Milano, 20 aprile 2020 – Meno frequente e più digitale, ma anche meno fedele al solito supermercato: è la spesa ai tempi del COVID-19, che in pochissimo tempo ha cambiato radicalmente tempi e modalità con cui le persone si riforniscono di alimenti e prodotti per la casa. A rilevarlo è un sondaggio della società di consulenza Oliver Wyman svolto su nove paesi colpiti dalla pandemia tra cui Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Regno Unito e USA.

Le misure imposte dai vari governi per contenere l’emergenza hanno costretto le famiglie a cambiare le proprie abitudini: la maggioranza degli intervistati ha ridotto la frequenza con cui fa la spesa, dato confermato anche dal campione italiano (56%). Allo stesso tempo, com’era immaginabile, le limitazioni al movimento dei cittadini hanno dato una forte spinta alla spesa online: in Italia il numero di persone che ordinano su internet è più che raddoppiato, tanto che la percentuale italiana di consumatori di E-Food – regolari o per lo meno saltuari – è oggi la più elevata in Europa (39%).

Questo probabilmente anche per evitare le difficoltà riscontrate da chi continua ad andare nel punto vendita fisico, come le lunghe code d’attesa e l’assenza dei prodotti cercati, segnalate rispettivamente dal 44% e dal 49% del campione italiano. Ma i problemi non mancano anche per chi acquista online, con ben il 50% dei partecipanti che lamenta la scarsità di finestre per la consegna.

Nonostante ciò, e sebbene il 47% delle famiglie italiane dichiarino che stanno sperimentando un calo del proprio reddito (seconda percentuale più alta dopo il 58% della Spagna), la spesa per gli alimenti è in crescita, anche se indirizzata maggiormente verso prodotti di primo prezzo e pacchi famiglia, con una ricerca dei formati più economici. Ben il 38% degli italiani, inoltre, ha cambiato supermercato, con il 13% che dichiara di averlo fatto in maniera definitiva.

Nordal Cavadini, Partner Retail & Consumer Goods di Oliver Wyman, commenta: “Cambiamenti così marcati nelle preferenze a livello di prodotto, di punto vendita e addirittura di canale pongono una sfida inaudita per gli operatori del settore. Molto spesso il problema non è l’offerta, quanto piuttosto la domanda che rimane di settimana in settimana difficile da anticipare.”


Oliver Wyman

Oliver Wyman è leader globale nella consulenza manageriale. Con uffici in più di 60 città in 29 Paesi, Oliver Wyman unisce una profonda conoscenza di settore a competenze specializzate in strategia, operazioni, gestione del rischio e trasformazione dell’organizzazione. L’azienda si avvale di più di 5.000 professionisti in tutto il mondo per aiutare i

clienti a ottimizzare il proprio business, migliorare le operazioni, il profilo di rischio e la performance per cogliere le migliori opportunità disponibili. Oliver Wyman è un’azienda sussidiaria interamente controllata da Marsh & McLennan Companies.

Per ulteriori informazioni, www.oliverwyman.com

Potete seguire Oliver Wyman su Twitter @OliverWyman.